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© Lee Shulman / Anonymous Project

Statement della direzione artistica
a cura di Paolo Woods

 

Cosa succede esattamente quando fotografiamo? La fotografia è un’arma o un faro illuminante? Chi ha il diritto di fotografare cosa? Il consenso di chi è fotografato è d’obbligo? Stiamo ancora fotografando finestre o siamo solo persi in una gigantesca sala degli specchi rimirandoci all’infinito? Sono questioni discusse da decenni e intrinseche alla natura del mezzo ma che sono recentemente riemerse con nuovo vigore sospinte dalla battaglia identitaria che ci ha inghiottito. La presa di coscienza che sia urgente riconsiderare come siano rappresentate etnia, genere e classe sta sconvolgendo vecchie regole non scritte e scrivendone di nuove.

In questo momento cruciale, in cui la fotografia è più presente che mai, assurta a linguaggio universale, prodotta, condivisa e consumata in maniera ossessiva, Cortona On The Move vuole riflettere su autorialità, punto di vista e legittimità. Su come soggetto e oggetto si intersecano, si scontrano e finiscono col coesistere.

“Me, Myself and Eye” è il tema del festival per l’edizione 2022, dove la fotografia ricerca la sua anima senza sfuggire al dibattito ma sempre aspirando al poetico. Esplorando i limiti estremi del mezzo come audaci astronauti e le storie sepolte come meticolosi archeologi.

Jacob Holdt

I DO (Sì, lo voglio)

Jojakim Cortis e Adrian Sonderegger

Stacy Kranitz

Gregory Halpern

Walter Niedermayr

Martin Parr & The Anonymous Project

Izaak Theo Adu-Watts

Martina Bacigalupo

Jan Banning

Alexander Chekmenev

Alessandro Cinque

Jah-Nita

Carlo Rainone

Niccolò Rastrelli

Nicolas Righetti

Christian Lutz

Lucas Foglia

Cortona On The Move AlUla

Jessica Auer

Storie di Umanità

Gabriele Galimberti

Nicolò Filippo Rosso

Tomeu Coll

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