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Cortona On The Move è un festival dedicato a chi ama la fotografia e a chi in essa cerca emozioni. Ogni anno diamo spazio a voci e visioni che possono aprire il cuore e la mente. Vogliamo farlo anche quest’anno: è arrivato il momento di raccontarvi l’edizione 2018.

 

Ieri, 3 maggio 2018, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano abbiamo lanciato Cortona On The Move 2018, l’ottava edizione del festival che si terrà dal 12 luglio al 30 settembre a Cortona, e come ogni anno porterà mostre, eventi e incontri con i grandi protagonisti della fotografia internazionale.

A condurre la presentazione è stato il direttore del festival, Antonio Carloni, che ha alzato il sipario sull’ottava edizione, un’edizione rinnovata, con nuove sezioni, una nuova sede di mostra, e tante collaborazioni.
“Stiamo percorrendo la strada della crescita” ha affermato Carloni, passando poi la parola a Francesca Basanieri, sindaco di Cortona. “Il festival funziona a Cortona perché porta un respiro internazionale, mantenendo però sempre la dimensione locale” ha sottolineato il sindaco, ribadendo il supporto dell’amministrazione al festival.

Subito dopo, ha preso la parola Arianna Rinaldo, direttore artistico del festival, per raccontare le mostre di Cortona On The Move 2018.
“Il mio punto di partenza per la selezione delle mostre sono le basi concettuali stesse del festival, contemporaneità e innovazione” ha affermato la direttrice artistica che, nel contesto di un anno molto intenso dal punto di vista politico, sociale ed economico a livello globale, ha deciso di focalizzare la sua attenzione sulle fotografe donne. “L’idea è di creare uno spazio di riflessione, di dibattito, di conversazione. Vogliamo offrire un’esperienza che stuzzichi, provochi e faccia pensare, sulla contemporaneità e sul mondo della fotografia”. La selezione dell’anno include fotografe, artiste, documentariste che offrono storie del nostro mondo, storie intime o globali che devono essere raccontate. Mani, menti e occhi di donne che lavorano nella fotografia contemporanea e fanno sentire la propria voce con forza.

Sono 12 le protagoniste di questa edizione: Elinor Carucci con Getting Closer, Becoming Mother: About Intimacy and Family. 1993-2012, un intimo racconto per immagini sul cosa significa essere donna, madre e fotografa; Tanya Habjouqa, che con Tomorrow There Will Be Apricots esplora l’esperienza personale e familiare delle donne siriane rifugiate in Giordania; Poulomi Basu con Blood Speaks: A Ritual of Exile, progetto transmediale sulle donne nepalesi, costrette all’esilio nel periodo mestruale e soggette ad ogni forma di abuso; Sanne De Wilde, che con The Island of the Colorblind ci porta a Pingelap, un piccolo atollo dell’Oceano Pacifico dove gran parte della popolazione è affetta da acromatopsia, una malattia genetica che non fa distinguere loro i colori; Debi Cornwall con il lavoro Welcome to Camp America: Inside Guantánamo Bay, con cui documenta la vita quotidiana all’interno della prigione americana di Guantánamo Bay a Cuba, e la vita dei prigionieri del campo una volta assolti e rilasciati; Guia Besana con Under Pressure, riflessione sull’emancipazione femminile e sulla sua evoluzione tra i due millenni; Sim Chi Yin, che, su commissione del Nobel Peace Prize Center, ha realizzato una serie di immagini che raccontano l’esperienza degli uomini in relazione alle armi nucleari, culminata nel progetto fotografico Fallout; Carlotta Cardana, che con The Red Road Project si concentra sui nativi americani, sulla loro cultura tradizionale e sull’identità delle popolazioni tribali odierne; Alena Zhandarova esplora il tema dell’unicità e della diversità di ogni persona con le immagini surreali del progetto Puree with a Taste of Triangles; Jennifer Greenburg invece, in Revising History, riflette sulla natura dell’immagine vernacolare e il suo ruolo nella creazione di allegorie e stereotipi culturali; Allison Stewart con Bug Out Bag – The Commodification of American Fear racconta dell’ossessione americana per le bug out bag, zaini contenenti il kit essenziale per sopravvivere ad ogni catastrofe; infine Loulou d’Aki, vincitrice del Photo Book Prize di COTM2017, che con Make a Wish di getta uno sguardo sulle speranze e i sogni dei giovani d’oggi, con le primavere arabe sullo sfondo.

Per il primo anno, Cortona ospita una mostra dei libri finalisti del premio Paris Photo-Aperture Foundation PhotoBook Awards, che celebra il contributo del libro fotografico all’evoluzione della narrazione fotografica.

Sarà in mostra anche #instagrampier, il lavoro di Pierfrancesco Celada, vincitore del premio Happiness ONTHEMOVE 2017, una serie di fotografie che ritraggono l’Instagram Pier, un molo industriale situato sul lato occidentale dell’isola di Hong Kong, e le persone che lo popolano per un selfie.

L’open call New Visions, in collaborazione con LensCulture, porterà tre progetti in mostra; infine sarà esposto un progetto selezionato da Arianna Rinaldo tra i progetti finalisti dell’open call di PhMuseum.

Prosegue invece il Photobook Prize, per la sua terza edizione. L’esperto che sceglierà il miglior dummy di questa edizione è Lesley Martin, creative director di Aperture, che il 14 luglio discuterà a COTM 2018 i progetti finalisti e annuncerà il vincitore.

Arianna Rinaldo ha concluso annunciando una notizia dell’ultimo minuto: nella suggestiva cornice del MAEC di Cortona sarà esposto il progetto fotografico “I difensori delle nostre libertà” commissionato dal Parlamento Europeo in collaborazione con Magnum Photos, per celebrare i trent’anni del Premio Sakharov. Quattro fotografi (Newsha Tavakolian, Enri Canaj, Bieke Depoorter e Jérôme Sessini) hanno seguito quattro attivisti per i diritti umani in Cambogia, Tunisia, Etiopia e Bosnia-Erzegovina.

La parola è poi passata ad Antonio Carloni che ha aperto la seconda parte della conferenza, dedicata alle collaborazioni e alle diverse anime che danno vita al festival. Per cominciare, ha svelato una delle grandi novità di quest’anno, resa possibile grazie alla collaborazione con Canon Cinema Eos: ARENA – Video and Beyond, una nuova sezione del festival, probabilmente unica nel contesto internazionale, curata da Screen di Liza Faktor e Amber Terranova. La sezione presenta video sperimentali, installazioni e opere transmediali, realizzate da fotografi che lavorano tra fotografia, film e tecnologia. “Questa è la nostra maniera per rimanere sul limite del contemporaneo, di  andare ad esplorare quei linguaggi di cui la fotografia rappresenta soltanto un alfabeto”, ha affermato il direttore del festival.

Carloni ha poi approfondito gli altri ambiti di collaborazione con Canon, che si conferma per il  secondo anno consecutivo Digital Imaging Partner del festival: quest’anno, Cortona On The Move e Canon propongono Raccontaci una storia, 13esima edizione del Premio Canon Giovani Fotografi 2018 che, a 20 anni dal lancio, torna in versione rinnovata, con un’importante novità: l’inserimento della nuova categoria multimedia che si va ad affiancare a quella della fotografia.
Inoltre da quest’anno, nei mesi di giugno e luglio, a Cortona verrà allestita l’Officina di stampa, che produrrà tutte le stampe del festival utilizzando tecnologie e carta Canon, più il knowhow di Center Chrome. Come ogni anno, le cornici saranno opera di Rufus Photo Hub.
Anche la Summer School è organizzata in collaborazione con Canon Academy; dal 14 luglio al 30 settembre cinque workshop saranno tenuti da cinque Canon Ambassador, grandi protagonisti della fotografia contemporanea: Jérôme Sessini, Magnus Wennman, Simona Ghizzoni, Guia Besana e Paolo Verzone.
Tommaso Gabba, Consumer Imaging group di Canon Italia, ha preso la parola per confermare la “collaborazione giovane ma proficua” e per illustrare le attività di Canon nel contesto del festival e, più in generale, nella promozione della cultura fotografica, che si articola in diverse maniere, tra cui l’organizzazione di grandi mostre e la collaborazione con realtà come Cortona On The Move.

Anche quest’anno prosegue la collaborazione con il Consorzio Vino Chianti. Lorenzo Tersi, responsabile marketing, ha parlato della filosofia che cementa un’unione che dura da sette edizioni: “Il Chianti è emozione, la fotografia è emozione, narrazione. Questa è una opportunità di creare valore aggiunto per il consorzio.”

Prosegue per il secondo anno anche la collaborazione con Aboca, per la realizzazione di una mostra e un libro fotografico sulla tenuta Granducale di Montecchio. Quest’anno l’artista scelto per la sua realizzazione è Simon Roberts, fotografo inglese noto per i suoi paesaggi umanisti. Carlo Morello, responsabile relazioni esterne di Aboca, ha sottolineato come il lavoro di Roberts metta in luce i valori di Aboca e la scelta di usare tecniche di fertilizzazione naturale e biodiversità come vera e propria strategia produttiva.

Per la prima volta una mostra del festival verrà allestita all’interno di Valdichiana Outlet Village. Il fotografo Massimo Vitali realizzerà un progetto sull’Outlet raccontando attraverso il suo sguardo l’ambiente e l’interazione del pubblico in questo luogo di nuova socialità. A presentare il progetto c’era Riccardo Lucchetti, Center manager: “la collaborazione rende possibile un dialogo con il territorio e evidenzia le potenzialità dell’Outlet come luogo di promozione culturale”.

Antonio Carloni ha concluso la presentazione dell’edizione 2018 parlando di Sistema Festival Fotografia, “una rete in cui attori che vivono nello stesso mondo possano condividere esperienze, necessità, pubblico, partner e progetti”. Il progetto coinvolge Cortona On The Move, Fotografia Europea, Festival della Fotografia Etica, Photolux e SIFEST.

Che dire, quest’anno noi di Cortona On The Move vogliamo regalarvi emozioni davvero intense.

 

 

Guarda il video della conferenza stampa:

kublaiklan

kublaiklan è un collettivo che realizza progetti curatoriali, educativi e di comunicazione in ambito fotografico. I membri (Rica Cerbarano, Francesco Colombelli, Laura Girasole, Aleksander Masseroli Mazurkiewicz e Marco Spinoni) si sono conosciuti nell'ambito del Festival internazionale di fotografia Cortona On The Move.