In “Live, Love, Refugee”, Omar Imam dissolve la rappresentazione ricorrente dei rifugiati siriani sostituendo numeri, rapporti e statistiche con allucinazioni, paure e sogni. Cerca di avvicinarsi allo stato mentale dei rifugiati siriani in Libano, chiedendosi come le relazioni e i sogni siano influenzati dal conflitto e dallo spostamento. Ha scelto di fare fotografie complesse con molti strati, utilizzando il simbolismo e il surrealismo, nel tentativo di avvicinarsi alla situazione psicologica dei suoi personaggi/soggetti.
Omar Imam (Damasco, 1979) è un artista visivo di Amsterdam. Nelle sue sculture, cortometraggi e fotografie, Imam usa l’ironia e un approccio concettuale per rispondere alla guerra, alle sue cause e conseguenze.