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Dalla fine del 2016, la goletta degli anni ‘20 Avontuur trasporta merci tra Europa, Nord America e Caraibi, sperando di diventare l’anello mancante che possa unire produttori sostenibili e consumatori coscienziosi. Oggi sono attive solo poche navi da carico a vela, mentre 15 delle più grandi navi da carico per container rilasciano un quantitativo di ossido di zolfo pari a 1 miliardo e 200 milioni di automobili che circolano in tutto il mondo. Abbiamo viaggiato a bordo dell’Avontuur dal Canada alla Francia negli ultimi mesi del 2017 per documentare gli aspetti umani, sociali ed economici in gioco durante un’impresa così impegnativa.

Biografie

Laurence Cornet (Francia) ha lavorato come critica fotografica, curatrice e scrittrice negli ultimi 12 anni. Le sue collaborazioni editoriali includono le riviste MSNBC (US), Vogue (US), Vice (US/FR), Huck (UK), L’OEil de la Photographie (FR/US), The Guardian, Harper’s Bazar Art Arabia (Emirati Arabi), Prussian Blue (Francia), Nafas (Germania), così come vari progetti editoriali e collaborazioni con case editrici in tutto il mondo (Actes Sud, RecCollective). Ha fondato DogFood, una rivista di fotografia, nel 2013, ed è la caporedattrice della rivista #Dysturb.

Benjamin Petit (Francia) è fotografo documentarista e co-direttore di #Dysturb, un’organizzazione no-profit costituita da fotogiornalisti che consente di rendere liberamente accessibili le informazioni visive a un pubblico più ampio, affiggendo immagini di grandi dimensioni nelle strade delle città. Il suo lavoro documentario si concentra sulle disparità sociali e sulle questioni legate al cambiamento climatico. Benjamin Petit è un borsista Fulbright. Le sue fotografie sono state pubblicate su The New York Times, Stern, Days Japan, Le Figaro e Paris Match, tra gli altri. Risiede a New York.

Gaia Squarci (Italia) è una fotografa e cineasta che si divide tra Milano e New York, dove insegna narrazione digitale all’International Center of Photography. È collaboratrice dell’agenzia Prospekt e di Reuters. Ha una formazione in storia dell’arte e fotogiornalismo, e si avvale di un approccio personale che si allontana dalla tradizione narrativa descrittiva della fotografia e della produzione video documentaristica.

Borsista dell’IWMF, ha anche ottenuto il premio POYi (Pictures of the Year international competition) per la sua opera cinematografica nel 2014, e per quella fotografica nel 2017. Era tra le 30 fotografe under 30 selezionate da Photo Boite per il 2018. Tra i suoi clienti principali figurano  The New York Times, New Yorker, Time Magazine, Vogue, Wall Street Journal, The Washington Post, The Guardian, Newsweek, Internazionale, Io Donna, e Il Corriere della Sera. Il lavoro di Gaia è stato esposto al Musée de l’Elysée di Losanna, Svizzera, e all’interno di gallerie e festival negli Stati Uniti, in Italia, Francia, Regno Unito, Messico e Cina.