Home > Mostre 2018

L’Oro di Gondo

La storia di Gondo, paese alpino di poche decine di abitanti sito nel Cantone Vallese, è legata alla figura dei cercatori d’oro. La prima testimonianza risale a metà del XVII secolo con il Barone Stockalper e le sue miniere d’oro in cui il prezioso metallo veniva estratto utilizzando unicamente chiodi e martelli. Nel 1800 è la volta della società francese Société anonyme des Mines d’or che mise a punto un moderno sistema di estrazione arrivando a prelevare più di 40 gr d’oro al giorno. Tra il 1892 e il 1897, con centinaia di minatori erano all’opera, vennero estratti circa 33 kg d’oro destinati a produrre monete preziose. Nel 1897, esaurite le vene aurifere, le miniere furono chiuse e i minatori abbandonarono Gondo per trasferirsi altrove. Nel 2017, centoventi anni anni dopo, a Gondo arrivano i nuovi “cercatori d’oro”. Nell’epoca digitale, questi cercatori si occupano di estrazione di criptovalute (tra cui i noti bitcoin). Mosso dalla curiosità per questo “ritorno” di cercatori d’oro, ho visitato Gondo il paese e ho incontrati i due giovani minatori di oggi per cercare di scoprire come i due mondi così distanti nel tempo (basti pensare solo alle attrezzature) fossero in relazione tra di loro avendo in comune lo stesso sentimento di ricerca e avventura. La serie è composta da 22 fotografie.

Claudio Cerasoli Vincitore Premio Canon Giovani Fotografi

Nato a L’Aquila nel 1986. Dopo la laurea in economia e commercio si dedica allo studio della fotografia frequentando il master triennale di fotografia presso l’Isfci di Roma. L’interesse principale della sua ricerca sono il paesaggio naturale, e il suo rapporto con l’uomo, e l’architettura. Credendo nel potenziale legato al confronto e alla collaborazione, sperimenta modalità di lavoro di gruppo con altri fotografi. Diverse pubblicazioni all’attivo tra cui: IoDonna, DomusWeb, Internazionale. Le ultime ricerche si concentrano sul concetto di comunità. Attualmente vive e lavora tra L’Aquila e Torino.