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Nove domande a Renata Ferri, caporedattrice photoeditor di IO Donna e Amica, che quest’anno fa parte della giuria di Premio Canon Giovani Fotografi e sarà presente a Cortona come lettrice portfolio.

 

1. Presentati con qualche immagine.

©Mattia Zoppellaro

©Martina Bacigalupo

Per rispondere a questa domanda ho messo insieme delle piccole cose che possono rappresentare una parte di quello che faccio.

Il primo ritratto è di un amico, Mattia Zoppellaro, che lo ha scattato mentre ero in pausa dalle massacranti letture portfolio di Cortona 2016. È un piccolo omaggio a COTM.
Poi c’è il ritratto di Martina Bacigalupo, fotografa di Vu’ che ha realizzato la campagna di Canon #liveforthestory. Mi diverte partecipare e giocare con la fotografia.

Poi ci sono i testi: il primo è un editoriale che ho appena scritto per Il Fotografo (Sprea Editore), la rivista diretta da Denis Curti. Denis mi ha chiesto di scrivere quello che volevo, senza darmi nessuna direttiva. Non so perché ho scritto questa specie di dichiarazione d’amore. È andata così.

Poi ci sono le pubblicazioni con i miei testi sulle testate per le quali lavoro, IO Donna e Amica. A volte sembro seria, altre lo sono.

 

2. I tuoi piani per domani.

Domani è un lunedì (ndr: intervista fatta di domenica) e si comincia dalle redazioni. A IO Donna, l’allegato settimanale del Corriere della Sera, si deve impostare il prossimo numero: si comincia con le riunioni per mettere insieme le idee e le immagini. La cover, le inchieste e le interviste. Devo fare l’editing dei lavori che verranno pubblicati, ridurre il numero delle immagini, pensare all’apertura, verificare che ci siano le informazioni in ogni singola fotografia, accertarmi che le alte risoluzioni siano disponibili in tempi rapidi. Forse devo organizzare un assignment per un ritratto a un personaggio che intervistiamo. Il lunedì è molto interlocutorio, si buttano giù idee e progetti e si inizia a lavorare al timone, lo scheletro del giornale, su cui si costruisce il numero.
Ad Amica invece devo tradurre e rendere interessanti in italiano le lunghe didascalie del lavoro di Simon Roberts Merri Albion che pubblico sul numero di maggio. Un viaggio visivo lungo più di dieci anni che attraversa la Gran Bretagna restituendone aspetti antropologici scanditi dal paesaggio umano e dal territorio.
Devo verificare il layout con l’art director e sperare che rimanga come lo abbiamo impostato. Se abbiamo l’ok della direzione, lo mando a Simon per sapere che ne pensa e se è soddisfatto. Mi piace, soprattutto sul mensile, dove ho spazio per dare risalto a lavori di ricerca d’autore, condividere il processo di trasposizione dalle immagini – o da una mostra, da un libro – al giornale e dunque alla divulgazione.

 

3. Tre tappe importanti della tua vita.

La militanza politica: la passione per comprendere e cambiare il mondo.
Le relazioni umane: la condivisione del sapere e del fare.
La curiosità (esasperata e ossessiva) e dunque la fotografia come mezzo, filtro, codice, possibilità esplorativa.

 

4. L’ultima foto che hai postato su Instagram.

La copertina di una rivista, Archivio, fatta da un gruppo molto in gamba e diretta da un’amica che stimo, Alba Solaro.

 

5. L’ultimo aereo che hai preso.

Di ritorno da Parigi per Paris Photo, novembre scorso. È un periodo stanziale. Sto ristrutturando una casa a Milano, forse metto radici?

 

6. Un progetto fotografico a cui sei particolarmente legato.

Tanti, troppi.

Il primo: Underground di Marco Pesaresi, la prima grande produzione on the road in simbiosi con un compagno di viaggio, un visionario straordinario. Succedeva 25 anni fa. Giovani e coetanei, quasi gemelli, in assoluta sintonia. Da allora non ho mai più vissuto un’intesa così perfetta.

©Marco Pesaresi

©Marco Pesaresi

©Marco Pesaresi

L’ultimo: una mostra a Fotografia Europea 2018 con il lavoro di Umberto Coa, lavoro d’archivio e di finzione per ricostruire una storia di militanza anarchica.

 

7. Se non fossi una photo editor, saresti…

Sarei una giornalista e visto che lo sono, più o meno coincido con me stessa.
Se invece parliamo di sogni, trapezista, acrobata, ballerina classica, ginnasta, pattinatrice sul ghiaccio.

 

8. Oltre la fotografia: tre suggerimenti.

La  musica punk, il rock, il jazz. Più o meno in questo ordine. Sprazzi di classica.
La scrittura: poesia tanta.
Il cinema di Tarantino, Leone, Wachowski.
La rete.
Più di tutto, le relazioni ma le relazioni non hanno link.

 

9. ONTHEMOVE significa…

“Sì, viaggiare rallentando per poi accelerare. Con un ritmo fluente di vita nel cuore” (Lucio Battisti)

 

 

Renata Ferri (1964, Roma, Italia), giornalista, vive a Milano dal 2005. È attualmente caporedattore photoeditor di Io Donna, il femminile del Corriere della Sera e di Amica, il mensile di Rcs Mediagroup. Nel 1991 ha cominciato a lavorare per Contrasto come editor, coordinando circa 40 fotografi; dal 1999 si è anche occupata della direzione del loro database digitale. Per quattordici anni ha seguito i progetti di tutti i fotografi di Contrasto, dal concetto iniziale fino all’editing e alla distribuzione. È stata membro della giuria in molte premiazioni fotografiche e redattrice di altrettanti libri fotografici, scrivendone le introduzioni.
Nel 2006 ha organizzato la grande mostra “Altri Mondi”, focalizzata sul fotogiornalismo degli ultimi tre decenni, sul lavoro di autori italiani. Nel 2008 si è unita al progetto Reflexions Masterclass curato da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Nel 2009 ha preso parte al progetto educativo WPP in Angola. Nel 2010 ha organizzato per FNAC Italia una serie di seminari con i più importanti fotografi, curatori e consulenti fotografici. Renata è inoltre direttore artistico delle proiezioni annuali di Atri in Motion che hanno avuto luogo durante le edizioni 2009 e 2010 del ReportageAtriFestival. Insegna inoltre in scuole specialistiche e corsi universitari seguendo regolarmente i progetti di molti fotografi. È stata membro della prestigiosa giuria del World Press Photo Contest 2011 e 2012.

kublaiklan

kublaiklan è un collettivo che realizza progetti curatoriali, educativi e di comunicazione in ambito fotografico. I membri (Rica Cerbarano, Francesco Colombelli, Laura Girasole, Aleksander Masseroli Mazurkiewicz e Marco Spinoni) si sono conosciuti nell'ambito del Festival internazionale di fotografia Cortona On The Move.